Chiesa Madonna del Vetere

Chiesa Madonna del Vetere

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Il Santuario del Monte Vetere ha origini molto remote: fu edificato su un antico tempesto pagano dedicato agli déi Silvano e Diana Cacciatrice, dai patrizi grumentini, i quali costruirono delle ville alle pendici delle colline che circondano la pianura delle Pantanelle.

I cittadini di Grumentum aderirono ben presto alla religione cristiana, soprattutto grazie alla predicazione di San Lavierio, e nel IV secolo, Grumentum fu elevata a sede Vescovile, pertanto, si pensa che furono gli stessi frumentoni a dedicare alla Materdomini l’antico tempio pagano.

In seguite, questa costruzione rovinò a causa delle guerre e dell’abbandono di quelle terre con la distruzione di Grumentum.

La principessa Odolina d’Aquino, vedova di Oddone I di Brayda, nel 1272 ricostruì la chiesetta; l’opera fu portata al temine dalla principessa Caterina moglie di Oddone II di Brayda, che riedificò alcuni fabbricati diruti, costruì le mura di cinta ed istituì una fiera per l’8 settembre.

La chiesa subì numerose trasformazioni: nel secolo XV fu edificato il muro di fondo, che coprì l’antico abside, sul quale il pittore D. Martino realizzò la superficie affrescata. Alla prima metà del secolo XVII risale l’ampliamento della cappella verso ovest, e la realizzazione del ciclo pittorico sulla parete sinistra del Santuario.

La chiesa restaurWP_000187ata alla fine del secolo XIX, perché minacciava rovina, per interessamento del sacerdote Pietro De Mito con la raccolta dell’obolo pubblico.

Sul primo altare a sinistra era visibile uno stupendo crocifisso ligneo del secolo XVIII, che fu trafugato nel 1986 insieme a due puntini lignei e a dei candelabri in legno dorato collocati ai lati del baldacchino portatile (saggia) ove è conservata la statua lignea della Madonna.